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LA FAMIGLIA AGNELLI LA FAMIGLIA CARACCIOLO

Pietro Ratto, 3 gennaio 2012

Famiglia di origine probabilmente cuneese, delle cui antiche radici - risalenti probabilmente al Cinquecento, si sono perse molte informazioni.

Oggi il capostipite è considerato Giuseppe Francesco Agnelli, banchiere, imprenditore agricolo ed importatore di spezie e di zucchero, nato nel 1789. Dal matrimonio con Maria Maggia nacquero cinque figli, tra i quali Edoardo, che si sposò con Aniceta Frisetti, proveniente da una famiglia piemontese molto ricca. Il figlio di Edoardo, Giovanni Agnelli (1866-1945), fondò la FIAT nel 1899, diventandone anche Amministratore delegato e Presidente. Nel 1920 acquistò un quinto del pacchetto azionario del quotidiano La Stampa giungendo a controllarlo completamente nel giro di soli sei anni. Il figlio di Giovanni - Edoardo, morto prematuramente (in un incidente aereo), così come il suo omonimo nonno - lasciò sette figli avuti con la moglie, la Principessa Virginia Bourbon Del Monte. Tra questi il secondogenito Giovanni Agnelli, detto Gianni (1921-2003), senatore e imprenditore. Nel 1953 Gianni Agnelli sposò Marella Caracciolo, il cui fratello Carlo Caracciolo due ani dopo fondò, insieme ad Eugenio Scalfari, il Gruppo L'Espresso-La Repubblicaattualmente proprietà di Carlo De Benedetti. Carlo Caracciolo, nel 2007, è diventato secondo azionista del quotidiano Liberation, il cui primo azionista è il Gruppo Rothschild. I Caracciolo sono una delle più antiche ed influenti famiglie della nobiltà napoletana. 

Nel 1974 si celebrò il secondo matrimonio tra le famiglie Agnelli-Caracciolo: Umberto Agnelli sposò in seconde nozze (divorziando da Antonella Bechi Piaggio), Allegra Caracciolo, cugina di Marella.

Una delle sorelle di Gianni, Clara Agnelli, è andata in sposa del Principe Tassilo von Fürstenberg, proveniente da una casata principesca tedesca tra le più antiche e potenti. Tra i loro figli figura lo stilista Egon von Fürstenberg (1946-2004), che ha a sua volta sposato la stilista Diane Halfin (contro il parere dei Fürstenberg, che non volevano imparentarsi con una famiglia ebrea), da cui divorziato dopo tre anni. Un'altra sorella, Cristina Agnelli, nel 1947 ha sposato Brandolino, Conte dei Brandolini d'Adda, imparentatisi poi con i Rothschild nel 1987.

Nel 1975 la figlia di Gianni e Marella Agnelli, Margherita Agnelli, sposò Alain Elkann, nonno del Presidente del Concistoro ebraico di ParigiJohn Elkann, succeduto - per la prima volta nella storia - ad un Rothschild. Gli Elkann (Elchanan) sono un'antichissima famiglia di banchieri ebrei, antenati di Mayer Amschel Rothschild, imparentati con questa famiglia dal XVI secolo.

Giovanni Agnelli

(1866-1945)

Parlamentare del Regno d'Italia, Senatore sotto il fascismo.

Nel 1908 venne accusato di aggiotaggio e falso in bilancio. Fu assolto, anche se le perizie avevano confermato tutte le accuse, grazie alle pressioni esercitate sui magistrati dall'allora Ministro di Grazia e Giustizia Vittorio Emanuele Orlando.

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LA FAMIGLIA WERTHEIMER

Pietro Ratto, 3 gennaio 2012

I Wertheimer sono un'antica famiglia di banchieri e imprenditori ebrei originari di Worms. Uno degli esponenti più importanti, Samson Wertherimer (1658-1724), detto il Kaiser giudeo, si trasferì a Vienna nel 1684, ove entrò presto in affari col banchiere Samuel Oppenheimer (1630-1703), inaugurando un'alleanza ininterrotta tra le due famiglie. Insieme, Samson e Samuel conquistarono la fiducia dell'Imperatore Leopoldo I divenendo suoi consulenti finanziari personali. Furono loro a finanziare le spese militari imperiali relative alla Guerra di Successione spagnola.

Alla morte di Samuel, Samson continuò da solo a gestire il credito degli Asburgo, erogando anche ingenti somme di denaro nei confronti dei Savoia, con i quali l'imperatore aveva un debito di ben 300 mila fiorini. Il suo incarico a corte gli fu riconfermato anche dal successore di Leopoldo, Giuseppe I. Anche i suoi rapporti coi Savoia, a partire da quelli col Principe Eugenio, si rafforzarono. Acquistò molti sontuosi palazzi a Vienna, ma anche in importanti città tedesche in cui la sua famiglia si era sviluppata nei secoli; città come Francoforte e Worms. E non basta. Samson si prodigò in opere di carità verso gli ebrei più poveri - prassi per altro tipica di tutti i grandi esponenti delle antiche famiglie giudee - facendo costruire scuole ed ospedali e devolvendo grandi somme di denaro anche nei territori che si sarebbero trasformati nello Stato di Israele.

Sua figlia Sara sposò Moses Loeb Kann, intrecciando la proprie fortune con quelle delle ricchissime dinastie dei Loeb e dei Kann. Suo nipote Wolf Wertheimer si unì a Lea Oppenheimer, sancendo definitivamente l'antica ed inossidabile alleanza tra le due potenti famiglie.

Un esponente di spicco del ramo francese della famiglia fu poi l'imprenditore Ernst  Wertheimer. Figlio minore di Jacques Wertheimer - uomo d'affari alla guida della fabbrica di cravatte Mohler, situata nella cittadina alsaziana di Obernai, che a metà Ottocento poteva vantare una notevole esportazione dei suoi prodotti in Messico - Ernst lasciò l'Alsazia nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, trasferendosi  in un sontuoso Palazzo a Neuilly sur Seine, vicino al Bois de Boulogne di Parigi. Divenne socio della fabbrica di cravatte Dreyfus & Kaufmann e, successivamente, comprò la metà delle azioni della nascente Bourjois, azienda produttrice di profumi che negli anni Venti del Novecento sarebbe diventata indiscussa leader francese nel settore della cosmesi. La società - creata insieme all'imprenditore ebreo austriaco Emile Orosdi - fu chiamata E. Wertheimer & Cie, ma mantenne il marchio Bourjois. Ernst ne assunse anche la direzione¹.

Suo figlio, Pierre Wertheimer (1888-1965), sposò Germaine Revel, figlia di un banchiere appartenente alla ricca famiglia dei Lazard, proprietari della gigantesca Banca Lazard Frères che per un lungo periodo fu rivale della Banca Rothschild. Insieme al fratello Paul, Pierre entrò in società con la stilista Cocò (Gabrielle BonheurChanel e con Théophile Bader che, a sua volta in società con Alphonse Kahn, possedeva la catena Galeries Lafayette, comprendente anche i negozi della Bourjois. Fu proprio Bader a presentare a Pierre la celebre stilista.

 


(1) Cfr. A. Madsen, Coco Chanel, a biography, Bloomsbury Publishing, 2009 e B. Abescat, Y. Stavridès, Derrière l'empire Chanel. La fabuleuse histoire des Wertheimer, Express, 2005.

 

Maggiori informazioni sul nuovo libro di Pietro Ratto,

I Rothschild e gli altri, Arianna Editrice

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