LA FAMIGLIA THYSSEN

Pietro Ratto, 3 gennaio 2012

Famiglia cattolica di umili origini contadine. L'esponente responsabile del successo economico del gruppo è Johann Friedrich Thyssen (1804-1877). Il bisnonno  Isaak Lambert Thyssen (1685-1783) dopo l'incendio delle sue stalle aveva cominciato ad occuparsi della protezione antincendio di quelle dell'intera Aquisgrana. Il nonno Nicholas aveva continuato in questa direzione diventando anche un’autorità per i suoi concittadini che gli avevano affidato la responsabilità dei controlli sul peso e sulla qualità del pane. Il padre, Nicholas anch’egli, pur svolgendo il mestiere di fornaio aveva assunto incarichi di responsabilità nel governo della città. Era stato lui, ad esempio, ad organizzare i festeggiamenti per il battesimo del figlio di Napoleone. La moglie di Nicholas jr, nonché madre di Johann Friedrich, era Christine Nellessen, figlia di uno dei più importanti e ricchi imprenditori della città, produttore tessile nell’azienda di famiglia, la Tuchfabrik Nellessen. Un matrimonio che aveva giocato un ruolo importantissimo per le sorti della famiglia.

Nel 1822 Johann Friedrich fondò con Friedrich Englerth, Jacob Spring e Ludwig Beissel l’azienda tessile Draht Fabrik Compagnie, con un capitale iniziale di 12 mila talleri. Qualche anno dopo mise su la sua prima Banca privata ad Eschweiler, diventando anche socio della Società Metallurgica di Stolberg ed entrando in affari con la potente Banca di Salomon Oppenheim.

Fervente cattolico, fu impegnato per anni nel consiglio direttivo della Chiesa cattolica della stessa Eschweiler. Sposò la cugina prima Katharina Thyssen (1814-1888), da cui ebbe nove figli. Il maschio più grande, il terzogenito August, ebbe il compito di portare avanti l’economia della famiglia.

 

August Thyssen (1842-1926) nel 1871, dopo una serie di fruttuosi investimenti, fondò con il padre la Thyssen & Coimportantissima azienda di laminazione del ferro con sede nel bacino carbonifero della Ruhr. L’anno successivo sposò Hedwig Pelzer, figlia di un importante imprenditore, da cui avrebbe divorziato tredici anni dopo. La sua Thyssen & Co, insieme alla successiva sua creazione, l’acciaieria Maschinenfabrik Thyssen & Co, contribuì massicciamente al processo di industrializzazione della neonata Germania. Diventato ricchissimo, aprì filiali delle sue aziende in Belgio, Inghilterra, Russia, Francia e Sud America. Conservatore, fu il principale finanziatore dell’ascesa di Hitler. Insieme al fratello Joseph, nel 1891 fondò a Duisburg l’acciaieria Thyssen Stahl AG, che un secolo dopo, nel 1999, si sarebbe fusa con l’antica rivale Krupp Stahl AG dell’imprenditore Friedrich Krupp nell’attuale ThyssenKrupp, il più potente gruppo industriale siderurgico del mondo, nel cui stabilimento di Torino, nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre 2007 sette operai sono morti a causa delle ustioni provocate dalla fuoriuscita di olio bollente sottopressione improvvisamente incendiatosi. Le due antiche acciaierie, i passato, avevano a lungo costruito - in concorrenza l’una con l’altra - i cannoni e i famosi carri armati Panzer per l’esercito di Hitler.

Quando August si ritirò gli succedette il terzogenito Fritz Thyssen (1873-1951), anch’egli sostenitore del Führer - fu acceso protagonista della resistenza contro l’occupazione della Ruhr da parte dei francesi alla fine della Grande Guerra, uno dei principali firmatari della lettera del novembre 1932 con cui gli industriali tedeschi chiedevano ufficialmente ad Hindenburg la nomina di Hitler a cancelliere ed uno degli ispiratori delle purghe hitleriane nei confronti della “sinistra nazista” - ma contrario all’invasione della Francia. Posizione, questa, che gli costò l’esilio a Parigi e, successivamente, l’arresto da parte dell’esercito nazista, una volta occupata la Francia.

 


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