Golpe in Niger. I buoni e i cattivi.
12 agosto 2023
Gli artefici del colpo di Stato in Niger, contro i quali il mondo occidentale si sta mobilitando attraverso le forze dell'Ecowas, saranno anche brutti e cattivi, ma pretendono nei fatti, e non soltanto nelle parole, la fine della loro sudditanza dalla Francia.
Il "buono" della situazione, il presidente Bazoum in questo momento nelle mani degli autori del Golpe, ad aprile 2022 ha operato, attraverso il parlamento, quella che le forze di opposizione (Acc, Frc e Cap 20-21) hanno definito una grave manovra incostituzionale che, di fatto, garantisce continuità alla presenza delle basi militari francesi (Barkhane) ed europee (Takuba) sul territorio nigeriano.
Il presidente Bazoum, considerato una marionetta nelle mani dell'Occidente da attivisti agguerriti come Kémi Séba, guida il processo di trasferimento dal Franco CFA alla nuova moneta ECO nella Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale (chiamata Echowas) che, seppur presentata in Europa e in America come la fine del dominio finanziario francese in quelle aree, di fatto costituisce soltanto un mutamento di facciata, permesso dalla solita tattica del "cambio di nome".
Dal 2027, data prevista per l'entrata in vigore della nuova valuta, se da un lato cesserà per questi Paesi l'obbligo di depositar metà delle loro riserve di cambio al Tesoro e alla Banca di Francia e se verranno rimandati a casa i rappresentanti francesi dagli organi di controllo della Banca Centrale degli stati dell’Africa occidentale (Bceao), continuerà di fatto l’ancoraggio e il cambio fisso con l’euro, nonché la "tutela" della Francia, in qualità di “garante fiduciario” della nuova valuta africana in caso di crisi monetaria. In questa veste, a Parigi dovrà esser garantito un accesso privilegiato alle informazioni macroeconomiche dei paesi africani interessati. La Banca di Francia, inoltre, continuerà a stampare, trasportare e assicurare la nuova moneta ECO, così come finora ha fatto con CFA. Servizio che Parigi continuerà ad "offrire" a questi Paesi per la modica cifra di circa 41 milioni di euro all’anno.
Un'ultima questione. Perché un colpo di Stato in Niger proprio adesso?
Da tempo i grandi oppositori a questa sudditanza dell'Ecowas agli Stati Uniti e all'UE tengono rapporti con Putin.
Più volte personaggi come il suddetto Kémi Séba hanno definito il Presidente russo "l'uomo che non ha le mani sporche di sangue".
E ad aprile scorso, il periodico tedesco Die Welt ha documentato i rapporti tra lo stesso Séba e il magnate Yevgeny Prigozhin.
L'agguerrito proprietario dell'armata Wagner.