LA FAMIGLIA WARBURG
Pietro Ratto, 3 gennaio 2012
Antichissima famiglia di banchieri ashkenazi, originari di Venezia - inizialmente si chiamavano Del Banco - che successivamente presero il nome dalla città tedesca di Warburg, in cui si erano rifugiati in seguito alle persecuzioni dell’Inquisizione veneziana.
Nel 1895 Paul Warburg, erede dell'intero patrimonio economico - finanziario della famiglia, sposò Nina J. Loeb, figlia di Salomon Loeb, fondatore della grande Banca americana Kuhn, Loeb & Co che finanzierà e, contemporaneamente, porterà al fallimento lo zar Nicola II. Nello stesso anno il fratello Felix Warburg sposò Frieda Schiff, figlia dell'influente agente dei Rothschild Jakob Schiff, discendente dell'omonima famiglia di banchieri ebrei che condivideva la casa del capostipite dei Rothschild, Amschel Meyer, a Francoforte. Jakob Schiff era anche Direttore della stessa Kuhn, Loeb & Co. Nel 1910 Paul Warburg divenne Direttore della Wells Fargo e nel 1914, su pressione del Presidente americano Wilson, entrò nel primo Consiglio della nascente FEDERAL RESERVE americana, nata proprio dietro insistenza dello stesso Warburg. Egli infatti, prendendo spunto dal famoso panico del 1907, aveva molte volte teorizzato la necessità dell’istituzione di una Banca Centrale americana. Il figlio di Paul, James Warburg, fu il consulente finanziario privato del Presidente F. D. Roosevelt. Tre anni dopo Olga Warburg, sorella di Paul e Felix, sposò Paul Kohn Speyer, discedente dell’antichissima famiglia di banchieri ebrei Speyer, che prendevano il nome dall'omonima città a 100 chilometri da Francoforte in cui era stata fondata la loro dinastia. Paul Kohn Speyer era Presidente della Goldschmidt e socio dello stesso Ernest Goldschmidt. D'altra parte già il nonno materno dei tre fratelli Warburg era un Goldschmidt.
Nel 1916 Carola Warburg, figlia di Felix e di Frieda Schiff, sposò Walther Nathan Rothschild, figlio di Simon Frank Rothschild (1861-1836), nonché nipote di Frank Rothschild (1831-1897) e pronipote di Isaac Rothschild, (1793- 1887).
Una delle maggiori proprietà dei Warburg, a parte la potentissima banca MM Warburg, era la IG FARBEN, colosso nato nel 1925 dalla fusione di AGFA, BAYER (nei cui laboratori, nel 1897 Felix Hoffmann aveva inventato, a pochi giorni di distanza l'una dall'altra, l’aspirina e l’eroina, sulle quali sostanze chimiche Bayer ottenne il brevetto), BASF ed altre industrie chimiche minori. Il primo Direttore di IG Farben fu Carl Bosch, scienziato Premio Nobel per la Chimica per aver messo a punto la sintesi dell’ammoniaca. La sede del gruppo fu stabilita in un palazzo costruito dentro a Westend, gigantesco distretto privato di proprietà dei Rothschild, all'interno della città di Francoforte. La IG Farben fu diretta fino all’inizio degli anni Trenta da Paul e poi dal fratello Max. Nel 1945 il colosso industriale venne trascinato alla sbarra nel Processo di Norimberga.
Fu accertato che la multinazionale, che aveva una importantissima sede anche in America, utilizzava cavie umane per i suoi esperimenti prelevandole direttamente dai campi di concentramento nazisti e che decine di migliaia di schiavi (al top della sua attività, nel 1944, circa 83 mila), lavoravano gratuitamente per l’azienda. La IG Farben, infatti, nel 1941 aveva costruito uno stabilimento ad Auschwitz, che produceva gomma sintetica e nafta utilizzando come bacino di manodopera, a costo zero, il tristemente famoso campo di concentramento. In cambio si sostenne che l'azienda fornisse ai nazisti il famigerato Zyklon-B con cui gli internati sarebbero stati uccisi nelle camere a gas. IG Farben sembra non aver sfruttato soltanto Auschwitz, bensì una quarantina di campi di concentramento. D'altra parte essa non sembra esser stata l’unica azienda tedesca a macchiarsi di tale infamia: lo stesso tipo di schiavismo si ritiene sia stato adottato, ad esempio, dalla Siemens.
Dai laboratori dell'azienda dei Warburg non sarebbe uscito solo lo Zyklon-B. La IG Farben sfornò anche i terribili gas nervini Sarin e Soman, grazie agli studi dello scienziato nazista e Premio Nobel viennese Richard Kuhn (1900-1967).