LA FAMIGLIA KAHN (KANN)
Pietro Ratto, 3 gennaio 2012
Antica famiglia di rabbini imparentati anche con gli Stern (dal Seicento), con i Loeb e con i Goldschmidt (dall'Ottocento). Importante esponente fu Moses Loeb Kann, rabbino capo di Assia-Darmstadt, che sposò Sara Wertheimer, figlia del "kaiser ebreo" Samson Wertheimer (1658-1724). La seconda moglie di Moses fu Itzel, la figlia di Behrend Lehman. Come si può notare i Kann costituiscono dunque uno snodo cruciale nella rete delle alleanze tra le più importanti famiglie ebree.
Zadok Kahn (1839-1905), nipote per parte di madre di Rabbi Jakob Meyer, capo della comunità ebraica del Basso Reno, fu rabbino capo di Francia dal 1889. Importante ideologo del sionismo, collaborò con Edmond Rothschild per la realizzazione dei primi insediamenti ebraici in Palestina.
Un altro importante esponente fu Abrahm Kahn (1860-1940), fuggito dall'Alsazia durante la Guerra franco-prussiana e rifugiatosi prima a Saint-Mihiel (Meuse) e poi a Parigi. Cambiò il suo nome proprio in Albert e si mise in affari, studiando privatamente nientemeno che con il filosofo Henri Bergson. Dopo essersi arricchito speculando nelle miniere d'oro e di diamanti dell'Africa, nel 1898 aprì la Banca d'investimento Kahn Bank, che però fallì dopo la recessione internazionale del 1929.
Un altro discendente della famiglia, Alphonse Kahn, fu comproprietario - insieme al cugino Théophile Bader, della catena parigina di negozi Galeries Lafayettes, che faceva capo proprio alla Alphonse Kahn et Cie. Ora importante le Galeries sono un gigantesco Gruppo di distribuzione con diverse sedi in Francia ed in Germania, che comprende anche marchi come BHV, Monoprix, Laser. Unici proprietari sono i Moulin, lontani discendenti dei due cugini.