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PietosaMimosa

Siete così sciocchi, voi. E così maschilisti, per giunta.

Avete preferito sacralizzare la figura della donna invece che considerarla vostra pari.

Perché é meglio sputar fuori qualche frase a effetto o cavarsela con un mazzetto di mimose, piuttosto che rivedere i contratti con cui le avete assunte e le sfruttate ogni giorno, riportando magari il loro stipendio allo stesso livello dei vostri impiegati uomini. O evitando di licenziarle quando scoprite che sono incinte.

Perché é meglio commuoversi davanti a qualche cerimonia comandata, piuttosto che ascoltar vostra moglie. Piuttosto che aiutarla, incoraggiarla, appoggiarla nelle sue aspirazioni e nella sua personale realizzazione, esattamente come ogni giorno lei è tenuta a far con voi.

Avete accettato di veder tramutare davanti ai vostri occhi la violenza e l'omicidio in teoriche e demagogiche questioni di genere.

Come se non fossero evidenti a tutti le violenze psicologiche o materiali (inclusi piatti e coltelli lanciati addosso) che una donna, esattamente come un uomo, può infliggere al coniuge.

Avete accettato che la seconda carica dello Stato chiedesse scusa a nome di tutti gli uomini per la violenza di qualche uomo su qualche donna.

Immaginatevela, allora, una Boldrini che chiede perdono agli uomini, a nome di tutte le donne, per tutti figli sottratti spudoratamente ai propri padri; per le case di loro proprietà da cui essi son stati sbattuti fuori; per tutti i dormitori pubblici in cui quei padri marciscono per il resto dei loro anni. Per tutta la dignità irreparabilmente perduta nei confronti dei loro figlioli. Immaginatevela un attimo, la Boldrini; e poi scordatevela subito!

Perché, dopotutto, è pur sempre questione di razzismo. E di vigliaccheria.

Meglio dar sempre ragione a un ebreo, piuttosto che passar per antisemita. Meglio condannare sistematicamente un padre o un marito in tribunale, piuttosto che venir accusati da tutti di essere un giudice maschilista.

Meglio dimenticarsi che ci son ebrei onesti e ebrei disonesti. Donne oneste e donne disoneste.

Ogni giorno spuntan fuori come funghi. Case editrici "tutte al femminile", premi letterari "per sole donne", case d'accoglienza "per sole mamme", borse di studio "per sole studentesse"... Tutte cose così carine, per carità! Ma che sarebbero considerate veri e propri abomini se fossero girate al contrario.

Immaginatevela, una discoteca che fa entrare gratis solo maschietti. Immaginateveli, i fiocchi blu per la prevenzione del tumore alla prostata. Ecco: immaginateveli. E poi scordateveli subito.

Perché perfino un marito fatto fuori a martellate, durante la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, se scavi bene scoprirai che, sotto sotto, se l'è cercata.

Una donna, oggi, può decidere di abortire senza chieder nulla al padre del suo bambino. E una mamma può rinunciare al proprio neonato in assoluto e garantito anonimato. Tutto giusto, sì. Ma provate a pensare al contrario! Perché se un padre non riconosce il proprio figlio, e poi però alla madre - anche a distanza di decenni - salta il ticchio di chiedergli un risarcimento, il solito giudice di turno gli farà cacciare milioni di euro. Altroché.

Siete sciocchi, voi. E anche un po' maschilisti.

Sapete bene che continuando ad appoggiare un sistema che serve soprattutto per lavarsi la coscienza e ottener maggioranze in parlamento (perché, diciamolo: sul tema "donna", magicamente, si può costruire immediatamente un'alleanza trasversale, un esercito parlamentare costituito da tutte le donne appartenenti a qualsiasi schieramento), sapete bene, dicevo, che continuando ad appoggiar questa cosa in realtà tutto continuerà ad andare come va.

Perché, sotto sotto, vi va bene così. Perché di accettar di guadagnare esattamente quanto loro, di occuparvi dei figli e della casa esattamente come loro, di trattarle esattamente come vostre pari, proprio non ve la sentite.

Meglio farle salire ogni tanto su quel piedistallo che la propaganda mediatica così a buon mercato vi offre. Meglio elargir privilegi comodi, che lottar per scomodi diritti. Meglio celebrar giornate mondiali e assumersi, commossi, virtuali e colossali colpe collettive, piuttosto che rimediare alle vostre singole, piccole, meschine responsabilità quotidiane di esseri umani.

Esseri umani deboli e imperfetti esattamente come loro. Come le vostre donne.